https://bebeez.it/private-debt/eni-lancia-con-fyndynamic-sustainable-supply-chain-finance-per-facilitare-accesso-al-credito-dei-fornitori-piu-virtuosi-in-ambito-esg/
Eni ha lanciato con la collaborazione di FinDynamic (startup specializzata nel finanziamento della supply chain), di UniCredit e di Crédit Agricole il programma Sustainable Supply Chain Finance, un nuovo modello digitale mediante il quale i fornitori del cane a sei zampe potranno richiedere il pagamento anticipato delle fatture emesse, sfruttando le proprie performance ESG (si veda qui il comunicato stampa).
Più nel dettaglio, per misurare il proprio livello di impegno in ambito sostenibilità, le imprese avranno a loro disposizione le funzionalità di Open-es, l’iniziativa di sistema per la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile delle filiere produttive, promossa da Eni in collaborazione con Boston Consulting Group e Google Cloud. Tra l’altro, lo scorso novembre Open-es ha stretto anche un accordo di collaborazione con FinDynamic (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Eni non si tratta del primo strumento di finanza innovativa rivolto alle imprese della filiera integrata dell’energia, soprattutto le pmi, con focus sostenibilità. A novembre 2021, infatti, il gruppo aveva lanciato con Elite (società del Gruppo Borsa Italiana, che a sua volta fa capo a Euronext) e illimity Bank il programma Basket Bond – Energia Sostenibile (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre restando in tema, ricordiamo che pochi giorni fa GreenIT (la joint venture tra Eni Plenitude e CDP Equity per la produzione di energia da fonti rinnovabili), ha firmato un accordo con Copenhagen Infrastructure Partners (CIP) finalizzata alla realizzazione di tre parchi eolici offshore galleggianti nel Lazio e in Sardegna, tutti posizionati a circa 30 km dalla costa per una capacità complessiva di quasi 2 GW (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a FynDynamic, partecipata al 10% da UniCredit dal 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), è nata all’interno del Politecnico di Milano nell’ambito dell’osservatorio supply chain finance con l’obiettivo di permettere alle aziende di generare valore economico con l’utilizzo efficiente della propria liquidità. In particolare, inizialmente è stata la prima piattaforma italiana a offrire il servizio di dynamic discounting, in base al quale le aziende possono richiedere l’incasso anticipato delle fatture prima della data di scadenza, a fronte di uno sconto che varia in base ai giorni di anticipo: la piattaforma della startup gestisce le richieste e dispone direttamente il pagamento alla data prestabilita.
Facendo leva sul concetto di sostenibilità della filiera, nel maggio 2020 FinDynamic ha lanciato il primo programma di dynamic discounting sostenibile, in collaborazione con LifeGate, media partner dell’iniziativa: le aziende clienti possono dichiarare il proprio impegno a supporto della filiera, certificato ai sensi dello standard ISO/TS 17033, da Bureau Veritas, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione (si veda altro articolo di BeBeez). E a marzo 2021, la startup ha stretto una partnership con Banca Progetto, challenger bank italiana specializzata in servizi per le pmi italiane e la clientela privata controllata dal 2015 da Oaktree Capital Management, per lanciare il dynamic discounting per le pmi clienti della banca (si veda altro articolo di BeBeez).
La startup ha una quota di mercato superiore all’85%, con più di 150 capo filiera attivi e oltre 18.000 fornitori coinvolti, e, solamente nei primi sei mesi del 2022, è riuscita ad arrivare a una quota di finanziamenti intermediati (840 milioni di euro) superiore a quanto aveva intermediato in tutto il 2021 (720 milioni) (si veda qui il Report su Piattaforme FIntech 6 mesi 2022, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data). Lo scorso gennaio, poi, Fyndinamic si era anche alleata con Sace FCT, la società del gruppo omonimo specializzata nei servizi di factoring, per consentire un miglior accesso al credito da parte delle pmi tramite l’integrazione delle rispettive caratteristiche distintive e dei rispettivi sistemi gestionali (si veda altro articolo di BeBeez).